Capitolo II

Conseguenze del supplizio di Jean Calas

Se i penitenti neri furono la causa del supplizio di un innocente, della rovina totale di una famiglia, della sua dispersione e dell’ignominia che dovrebbe essere collegata solo all’ingiustizia, ma che invece si lega al supplizio; se questo precipitarsi dei penitenti bianchi a celebrare come un santo colui che -seguendo le nostre barbare usanze- si sarebbe dovuto trascinare sul graticcio, ha condannato alla ruota un virtuoso padre di famiglia, questa disgrazia deve indubbiamente renderli effettivamente penitenti per tutto il resto della loro vita; loro e i giudici devono piangere, ma senza una lunga veste bianca e una maschera sul viso che nasconda le loro lacrime.

Rispettiamo tutte le confraternite; sono edificanti; ma per quanto grande sia il bene che possano fare allo Stato, questo eguaglia quel male orribile che hanno causato? Esse sembrano istituite dallo zelo che in Linguadoca anima i cattolici contro quelli che noi chiamiamo ‘ugonotti’. Si direbbe che si è fatto voto di odiare i propri fratelli perché siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, ma non abbastanza per amare e per soccorrere. E cosa succederebbe se queste confraternite fossero governate da fanatici, come lo furono un tempo alcune congregazioni di artigiani e di ‘signori’ presso cui si riduceva ad arte e a sistema l’abitudine di avere delle visioni, come dice uno dei nostri magistrati più dotti ed eloquenti? Cosa succederebbe se si stabilissero dentro le confraternite quelle camere oscure dette ‘camere di meditazione’, dove si facevano dipingere dei diavoli armati di corna e artigli, degli abissi di fiamme, delle croci e dei pugnali, con il santo nome di Gesù in cima al quadro? Che spettacolo per gli occhi già rapiti, e per delle immaginazioni tanto fervide quanto sottomesse ai loro direttori!

Penitente nero con flagello
Un penitente, di Jan van Grevenbroeck

 

Ci sono stati dei tempi, lo si sa fin troppo bene, in cui certe confraternite sono state pericolose. I fraticelli, i flagellanti, hanno causato disordini. La Lega ebbe origine da tali associazioni. Perché differenziarsi così dagli altri cittadini? Forse ci si crede più perfetti? Ciò è di per sé un insulto al resto della nazione. Si voleva che tutti i cristiani entrassero nella confraternita? Sarebbe un bello spettacolo, l’Europa in maschera e cappuccio, con due buchetti tondi davanti agli occhi! Si crede veramente che Dio preferisca questo ridicolo travestimento ad un normale abito? C’è anche di peggio: questo vestito è un’uniforme da controversista che avvisa gli avversari di impugnare le armi; può suscitare una sorta di guerra civile negli animi, che finirebbe forse in funesti eccessi se il re e i suoi ministri non fossero tanto saggi quanto i fanatici sono folli.

Sappiamo bene quel che sono costate le dispute dei cristiani sul dogma: è colato sangue, sia sui patiboli sia in battaglia, dal IV secolo fino ai nostri giorni. Limitiamoci qui alle guerre e agli orrori che le dispute della Riforma hanno sollevato, e vediamo quale ne è stata la fonte in Francia. Forse un affresco sintetico e fedele di tante calamità aprirà gli occhi di alcune persone poco istruite e toccherà i cuori onesti.